NCAA. Dominicano di nascita ma newyorchese di adozione avendo lasciato l’isola caraibica quando aveva solo cinque anni. Il primo impatto con NY è una piccola casa nel quartiere di Inwood, parte nord di Manhattan un tempo popolata da irlandesi che ultimamente ha lasciato il posto proprio a dominicani. Più piccolo di tre fratelli, Edgar e la sua famiglia si trasferirono poi nel Bronx in attesa di un futuro più sereno. Per farlo però è dovuto sbarcare in Europa, forse per dimenticare l’NBA che a casa aveva sognato in due momenti. Il primo quando Francisco Garcia, dominicano trapiantato a New York proprio come lui, lo indirizzò dalla Rice High School di Harem verso l’università di Lousville di Rick Pitino. Il secondo quando al primo anno nei Cardinals, segnò 31 contro Texas A&M nel secondo turno del torneo NCAA. In quel momento l’allora freshman Sosa stava per fare il colpo grosso. Giocare la classica partita interminabile che può proiettarti in una dimensione. Ma il destino fu beffardo e il mondo gli crollò addosso. Dopo 15 tiri liberi consecutivi realizzati sbagliò il sedicesimo, e purtroppo fu quello che a 29,8 secondi dalla sirena condannò Louisville alla sconfitta. Provò poi a rimediare con un tiro da tre a sei secondi dalla fine ma sbagliò anche quello. Quegli errori, soprattutto il libero, rimangono la delusione più grande della sua carriera (come da sua recente ammissione) e dicono che potrebbero averlo condizionato almeno due altre stagioni. Sosa segnò 11,4 punti di media da freshman, ebbe poi due stagioni sottotono, numerosi conflitti con Pitino e la minaccia di quest’ultimo di sbatterlo fuori dal programma. Nel gennaio 2009, il terzo di Sosa al college, Pitino lo convocò sidandolo :”Al suo posto avrei chiesto il trasferimento così avrei avuto un anno per imparare il nuovo sistema. Gli dissi che lui non era contento, i tifosi non erano contenti, io non ero contento e che l’avrei aiutato a trovare una squadra che non si preoccupava di difendere.” Sosa raccolse la sfida e non si trasferì. Segnò 18 punti e il canestro della vittoria contro Kentucky e gradualmente riacquistò la fiducia del coach. L’anno da senior ha segnato 13,5 punti di media. Ma non è diventato un prospetto NBA dati i suoi 183cm e non qualità da grande tiratore oltre a non essere noto per grande lucidità nelle scelte difensive. Tuttavia si tolse delle belle soddisfazione in maglia dei Cardinals. Lousville nel marzo 2010 vinse l’ultima partita giocata nella sua storia alla Freedom Hall battendo Syracuse che allora era la numero uno del ranking. E quella sera Sosa segnò 9 punti con 10 assiste e fu portato in trionfo dai suoi tifosi. Segnò anche il canestro della vittoria contro Uconn. Ha forse avuto una carriera universitaria al di sotto delle premesse, però alla Summer League di Las Vegas nel 2010 ha fatto bene giocando con Detroit (6.5 punti di media con 2.8 assist). I Pistons gli avevano proposto di tornare al training camp ma le sue chance di essere in squadra sarebbero state minime e ha così optato per l’Europa con Biella sua prima destinazione.
ITALIA. La scorsa estate Sosa fu una scommessa dell’Angelico. Giovane con grande carattere e personalità inserito in una squadra senza l’appggio di un elemento magari con più esperienza. E’ arrivato ovviamente con il fardello di non ottimo difensore e per una non grande continuità nel tiro da fuori, caratteristiche che ha cercato nel corso dell’anno di migliorare. Stagione altamente positiva dove il suo talento è stato messo in mostra ampiamente seppur sia mancata una certa continuità dettata probabilmente dall’età ancora giovane. Esordio in A al PalaMaggiò con vittoria dell’Angelico 91-87 e per Sosa 9 punti. Bis nella seconda giornata in casa contro Teramo (79-70, 15 punti segnati). La prima sconfitta della squadra di Cancellieri è contro l’Armani Jeans (72-81). 22 punti per Sosa in una buona gara dove è caduto in qualche tranello della difesa milanese. A Sassari sconfitta (90-97) ma Sosa con in suoi 24 punti guida la rimonta piemontese dal –19 al –6 con pressione ai padroni di casa fino alla fine. Sosa è una piacevole realtà del primo mese di campionato. L’Angelico vince in casa contro Cremona (100-95) e perde inevitabilmente a Siena (81-100) con Sosa a basso regime offensivo (6 punti contro la Vanoli, 6 al PalaSclavo). Nella 7°giornata Biella torna a vincere e lo fa di misura in casa contro Avellino (86-85) e Sosa torna in doppia cifra (11). A Pesaro è dominato da cfelicd Collins (solo 5 punti al suo attivo) nella vittoria della Scavolini (58-77). Nona giornata e Biella espugna Treviso con un prodezza a 1,8secondi dalla fine dell’ex Soragna (8 punti per il dominicano). La sconfitta interna contro Roma (100-102) consegna alla pausa natalizia un Angelico con un bilancio in perfetta parità (5-5) e un Sosa tra i top player del campionato. Biella perde con Cantù (74-75) e 10 punti per SOS (il suo soprannome), mentre a Varese arriva una delle sue migliori partite dell’anno. Un finale stellare (15 dei suoi 26 punti totali arrivano nell’ultimo periodo comprese le due triple consecutive del sorpasso e la stoccata vincente a poco più di un secondo dalla fine) permette alla squadra di Cancellieri di tornare alla vittoria. Sosa è la guida della squadra a Masnago che recupera dal –13 del 25° e dal –7 del 35°. Una prova super di un giocatore dall’estro difficile da contenere se in queste condizioni di forma. Biella vince anche contro Bologna (80-75) e Sosa ne mette 11. L’ottimo girone di andata termina con le sconfitte contro Montegranaro (78-86) e 17 contro quella che sarà la sua nuova squadra, e di Brindisi. Due k.o che non preclude ai rossoblu la qualificazione alle Final Eight di Coppa Italia di Torino. Bilancio di 7 vittorie in 15 partite e settimo posto al giro di boa.
A una prima parte più che positiva non risponde il girone un’altrettanto sorridente girone di ritorno. Biella riparte male con le sconfitte contro Caserta (81-83) e all’overtime a Teramo (83-87). Nella gara contro la Pepsi, Sosa raccoglie solo 3 punti e un brutto –4 di valutazione. Impennata a Milano dove l’Angelico vince 95-90 contro l’AJ. 23 punti per SOS che torna protagonista. Arrivano le Final Eight e nel quarto di finale contro Cantù, Biella naufraga (57-86) con Sosa che fa registrare l’unica partita dell’anno senza canestri fatti. L’onda negativa della squadra prosegue con un poker di sconfitte (Sassari e Siena in casa e trasferte di Cremona e Avellino) con il neo suturino che viaggia a una media di 12.5 punti a gara. In casa contro Pesaro alla 23°giornata si rivede la brillantezza di inizio anno. 88-64 per Biella (Sosa 8) in due punti che sono più di una boccata di ossigeno. Ma il sorriso passa subito con altre 5 sconfitte di fila nonostante l’apporto offensivo di Sosa sia sempre costantemente in doppia cifra (12.6). Biella sente il fiato sul collo di Brindisi e Teramo per la corsa alla salvezza. Alla penultima giornata in casa contro i pugliesi è autentico spareggio e i piemontesi vincono (74-72) grazie anche ai 18 di Sosa. Brindisi retrocede e per la salvezza dell’Angelico c’è ancora da soffrire. Ultima gara proprio al PalaSavelli contro la Fabi di Drucker. Partita combattuta e vinta dall’Angelico che ottiene la salvezza all’ultimo respiro. 23 punti per un ottimo Sosa che proprio contro i suoi futuri colori darà ennesima prova del suo valore. E proprio il suo finale di stagione fa puntare i riflettori della Sutor sulla talentuosa guardia caraibica che ora arriva a Montegranaro per un primo esame di maturità della sua giovane carriera.VACIRCA – Questo il commento del gm Gianmaria Vacirca: «La scelta di Sosa è stata molto rapida. C'è stata infatti grande condivisione da parte del presidente Basso, di coach Drucker, mia e di tutto lo staff tecnico. E' un giocatore che viene da un'ottima stagione a Biella e che, pur essendo al suo esordio in Europa, ha dimostrato anche grande carattere risultando decisivo nelle ultime due difficili giornate del campionato scorso, che hanno decretato la salvezza della squadra piemontese».
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