sabato 9 luglio 2011

Al Palarossini con la Sutor: Sandro Nicevic

Seconda tappa di presentazione dei nuovi giocatori della Fabi Shoes Montegranaro, tra i protagonisti sul parquet del Palarossini nella prossima stagione. Tocca a Sandro Nicevic.

L'esperienza al centro. La Sutor mette in area un cittadino del mondo con la firma (un anno più uno) dell'ex capitano della Benetton, Sandro Nicevic. Croato con passaporto italiano, ha giocato in sette paesi europei in dieci anni, parla italiano, croato, inglese, francese e spagnolo. Nicevic è il giramondo di grossa esperienza utile in qualsiasi spogliatoio. 35 anni compiuti lo scorso 16 giugno, nato a Pola in Croazia. Nicevic inizia a giocare tardi a pallacanestro "...e quasi controvoglia" per sua stessa ammissione. Ma la sua statura non poteva passare inosservata e ogni istruttore di basket suonava alla sua porta. Muove così i primi passi con il Gradine Pula raggiungendo già la nazionale Under 18 con la quale ottiene il secondo posto nei Campionati Europei di categoria del 1994. Il primo passo verso il professionismo fu a 18 anni quando il Cibona lo prelevò e prima lo cedetto in prestito alla sua squadra satellite (Franck) dove mandava i suoi prospetti migliori  a maturare, e poi al Benston. Nel 1997 arriva in prima squadra, un sogno per ogni giocatore croato. Quattro titoli nazionali in altrettante stagioni. Nel 2001 per Nicevic ecco la prima occasione all'estero, nella vicina Lubiana. Ma con l'Olimpia non durò a lungo con una situazione non ideale per lui e con brutti rapporti con coach Sagadin. La separazione fu consensuale dopo tre mesi. Tappa successiva: Le Mans, dove si trovò così bene da trascorrere non solo il biennio 2002-2004, ma qui tornò anche nel 2006. Una grande esperienza, la prima lontano da casa e per la prima  volta era una colonna della squadra con grandi responsabilità. Nel 2004 Sandro va in Grecia, nell'Aek. Quell'ottima squadra allenata da Fotis Katsikaris dove c'era un giovane Nikos Zisis, e poi Kus, Nnikos Hatzis, Toby Bailey e Quadre Lollis. Gioca anche in Eurolega dove perse solo in volata l'ultimo match delle Top 16 contro l'Efes Pilsen. Arrivò anche la finale del campionato greco, persa contro il Panathinaikos. Un'esperienza positiva anche fuori dal campo con Atene che rimarrà nei suoi ricordi più piacevoli insieme naturalmente a quella all'Unicaja Malaga. Nicevic trova Sergio Scariolo e una squadra di livello elevatissimo, tanto da vincere per la prima volta il titolo nel 2006, sconfiggendo il Tau Vitoria 3-0 nella serie finale. Squadra fortissima (Pepe Sanchez, Carlos Cabezas in regia, Marcus Brown e Berni Rodriguez guardie, Walter Herrmann e Stephane Risacher ali piccole, poi Jorge Garbajosa e Florent Pietrus, e i centri Nicevic e Daniel Santiago). Inizio non facile per il neo sutorino che impiegò forse un pò di tempo per adattarmi a un coach esigente e perfezionista come Scariolo,  ma poi è andato tutto bene. Dopo il trionfo in Andalusia e il ritorno a Le Mans, ecco il capitolo turco, al Besiktas di Ergin Ataman. Dove una squadra partita 10-0 in Uleb Cup e che chiuse al comando la regular season turca, non riuscì ad alzare trofei nè in patria nè in Europa.  Nell'estate 2008 lo sbarco in Italia a Treviso. Esordio in Serie A il 12/10/2008 (vittoria 71-68 contro Avellino). Con la Benetton chiude la prima stagione a 11.8 punti di media in campionato e 12.3 in Uleb Cup. Nell'aprile 2009 acquisisce il passaporto italiano grazie alle origini siciliane dei nonni materni, e all'indomani del nuovo status disputa una delle sue migliori partite nel nostro campionato segnando 32 punti contro Teramo (11 negli ultimi 6 minuti) con 14/16 al tiro aggiungendoci anche 5 rimbalzi per un 39 di valutazione. Nel suo secondo anno al Palaverde calano un pò le sue cifre (9.4 punti segnati) ma risulta essere decisvo in molte occasioni Nell'ultima stagione gioca meno a causa di un brutto infortunio al polso della mano sinistra (rottura legamenti) che lo costringe a dicembre a lasciare la squadra per circa quattro mesi e ritornare nel brillante finale di stagione della Benetton.

Con la sua Nazionale ha preso parte agli Europei del 1997,del 2003 e del 2009 e alle Olimpiadi del 2008.
Pivot cresciuto con il mito di Drazen Petrovic ma anche di Kareem Abdul-Jabbar e di Dino Radja del quale ricalca la peculiarità della dolcezza ed efficacia del tiro dalla media. Il suo infallibile jump è frutto di anni di lavoro sul tiro e da quest'anno potrà bruciare anche le retine del Palarossini.



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